3 Settembre 2018

CLASSIFICA TxT

Cronica del 29° Tóncc per Töcc

Da lungi non v’era sulla Terra torneazione alcuna,
tal chè i più non avean speme di trarne niuna fortuna,
ma l’Homo Ludens non s’arrese,
e con forte clamor lo pugnar riprese!

Nell’antica dimora, in quel d’Alzano, apparecchiavan la pugna i dodici ignari, di qual fusse ‘l futuro di tutti gli gnari. Già tra le fila schieravasi una moltitudine d’adepti, ma se fra lor correa un sentor di gentil sfida antica, lo Macchiavelli, ‘l Sugo e l’Io stavan ben pronti ad accoglierli con barda e pica.
Per tal cagion, li attoniti iniziati cu’ magna vigorìa produsser colossal tremuoto, lo qual però non scosse li canuti seniori, ma tal fu che cadder dal rupo le consorelle Rita e Silvia e i confratelli Roso e Pietro, nonchè il Marco delle Medaglie, lo qual muginàa in continua sul come e la ragion, del Tónccio fosse sì grande l’attenzion! Mentre la Fra venea restata dalla triade dei seniori, la picciola Iris era da ella consolata, imperocchè una lagrima le tergea ‘l visino: ecco pronto un regalino, che le dona ‘l rinnovato sorrisino!

Ma che veggo in lontananza!
Uno senioro cum baldo caballo accorcia la distanza!
Chi è costui da remoto tempo ripescato?
E’il Nico, che già fu medagliato!

Ordunque alla disfida per l’Olimpo si trovan di brutto lo Sugo, ‘l Michele e ‘l Macchiavelli. E ‘l ‘Chiavelli sottil logiloquio avea approntato, ma il Miche, sordo al discorso istesso, lasciava al terzo campeon della final la spianata via d’ingresso.

Ed ecco infin la final: allo Tónccio trovossi Io, Sugo e Nik, dianzi nomato “the Frik”!, indi la squilla prima sonò, e ‘l battimento cominziò. Dallo principio lo Sugo campeon venne dall’Io battezzato, avend’egli osato lo salir su erboso prato dorato, ma vigile fu ‘l ravvedimento, sicchè alla squilla terza retto sentier prendovvi col reggimento.
Ma per Io lo quadro restava poco terso e sbirciàa lo Frik di traverso, imperocchè savio era che lo dito lasciato, portassi séco lo braccio a lato!

Indi prese zappa e rastrello
e nel rupon colse menta, radicchio e dragoncello,
per umida miniera
cercovvi salgemma in copiosa maniera,
supra colle e monte
vagòvvi alla cerca di limpida fonte,
e trovatòlla rimestòvvi terreo brodo in pignatta,
sanza scordar milza e fegato di gatta.

Menòlla dipoi al nocivo amico, lo qual bevòlla con speranza che d’Asterix dèssegli velocità e portanza… lo Frik destòssi dal sogno della settima squilla al fiato, giusto in tempo pel commiato!

E fu così che Io novamente, lustrò giulivo l’oro lucente,
lo Sugo campeòn, tènnesi l’argento come leòn,
et, al fin, Nik the Frik ancòr sognando lidi, palmizi e amàche amare, si cinse ‘l collo d’Enrico VIII il ripiegato foulard, pare…

Siate dèsti al prossimo TxT!